(Reuters Health)) – Merck Sharp&Dome ha reso noti i dati del trial KEYNOTE-024, effettuato su pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato e non trattato che hanno assunto Keytruda (pembrolizumab).
Questi pazienti hanno fatto registrare l’arresto della progressione della malattia e un miglioramento in termini di sopravvivenza rispetto a coloro che venivano trattati con chemioterapia standard.
Il trial KEYNOTE-024 è stato condotto su pazienti i cui tumori esprimevano livelli elevati di PD-L1 (punteggio di proporzione del tumore pari al 50% o superiore).
In questa popolazione, Keytruda si dimostrava superiore alla chemioterapia per l’endpoint primario della sopravvivenza libera dalla progressione e per quello secondario della sopravvivenza generale.
Un board indipendente di monitoraggio dei dati ha chiesto che il trial di fase avanzata fosse fermato in seguito ai risultati favorevoli, permettendo quindi ai pazienti sotto chemioterapia di passare a Keytruda.
Nuove prospettive per il farmaco?
Keytruda, che blocca l’interazione tra la PD-1 e i suoi leganti, PD-L1 e PD-L2, è già stato approvato per pazienti precedentemente sottoposti a chemioterapia per il tumore del polmone non a piccole cellule in stadio avanzato. Merck spera che i nuovi dati permetteranno al farmaco iniettabile, che ha un prezzo di listino di circa 150.000 dollari all’anno, di essere usato prima come trattamento per la forma più comune di carcinoma polmonare.
L’azienda, le cui azioni sono salite dell’1.1% nella fase iniziale della commercializzazione, ha detto che presenterà dati dettagliati dello studio a un meeting medico che si terrà prossimamente.
Fonte: Reuters Health
(Versione italiana per Daily Health News)